I Shin den Shin – da cuore a cuore
Esiste un mantra che si lega al concetto già espresso di Shiomitsu Sensei (basic, basic and basic), esiste il confronto e assieme, l’elaborazione. Senza uno dei due elementi non vi è crescita. Confrontarsi senza basi equivale a volere avere un cerchio senza centro e farlo senza mettersi in discussione e portare a elaborazione significa presunzione sterile. Per questo Maestri come
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Grazie all’organizzazione del m° Tiziano Talon, anche quest’autunno abbiamo avuto la fortuna di poter praticare con il m° Minh Tran Hieu, 7° dan “Renshi” di karate Wado Ryu (qui potete trovare una sua biografia). L’allenamento si è focalizzato sullo studio dei kata, in particolare Rohai, Jitte e Wanshu. Spesso, durante l’allenamento, sensei Hieu ha sottolineato questi due punti che, ritengo,
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“(…) La forma perfetta di una tecnica senza efficacia non ha senso, come non può esistere una magnifica spada che non sia in grado di tagliare…” Kenji Tokistu, Il Ki e il senso del combattimento
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Chi è il Sempai? Per capire se ciò che si desidera frequentare e vivere nell’ambito delle arti marziali sia serio e profondo, antitesi di improvvisato e superficiale, è fondamentale conoscere due elementi: l’insegnate e la sua esperienza. la struttura associativa di cui fa parte. Ciò che segue cerca di approfondire il primo punto, poiché all’insegnate ci si affida, ma per
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Esistono due tipi di praticanti di Karate: i neofiti assoluti e i neofiti relativi. I secondi sono coloro che provengono da un’altra Arte Marziale (aikido, judo, kendo, kung fu, ecc.) e che, quindi, hanno già una visione di cosa sia la pratica di un’Arte Marziale tradizionale e dell’etichetta richiesta (reigi). I neofiti assoluti, invece, si approcciano al Karate non avendo un
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