Progetto Karate dopo scuola a Bertiolo 2016

Ormai saranno quattro anni che partecipiamo a questo progetto, un modo per contribuire come realtà societaria alla crescita di coloro che saranno gli adulti di domani. L’intento è sempre stato duplice: giocare con i bambini facendo conoscere il mondo del Karate ed entrare in “gruppo” all’interno del luogo educativo dove si pratica.

Il gioco, consente la relazione al livello di chi abbiamo di fronte, quindi nessuna tecnica ad effetto, ma relazione e qualche sorriso.

L’entrare in gruppo ha più valenze, la prima di esse mostra una realtà articolata con diversi aspetti e ruoli al suo interno. Antitesi della piramide che vede solo e solamente il Maestro che imposta e fa. Il Karate non è un pratica di squadra, ognuno deve operare su di sé, ma introduce e permette anche di di sviluppare un’autonomia che non è indipendenza.

Sottile discriminante, perché essere autonomi non vuol dire: “faccio da solo”, bensì: “ci provo io, ma se fatico so che non sono solo/a”. Questo accade quando entra un gruppo di persone che non sono gregge o massa, ma persone che in età diverse si sperimentano e sanno di non essere isolate. Così il progetto pensato e dedicato ad altri, diventa un momento di crescita anche per noi stessi, dal primo all’ultimo della fila…