Reti

Fare Karate implica la domanda su quale Karate proporre. Dopo le notizie estive del Comitato Olimpico Internazionale che sanciva la presenza della nostra Arte Marziale alle olimpiadi nipponiche del 2020, l’eccitazione sul Karate= sport è stata molto percepita da molti praticanti. Da ex agonista sarei ipocrita e stupido a sminuire un traguardo simile, tuttavia da praticante ancora in attività trovo una certa apprensione notare come un aspetto possa rischiare di adombrare tutte le altre prospettive presenti in questo mondo. La medaglia resta un obiettivo per l’abnegazione dell’atleta, ma per un karateka appassionato è- credo- un passaggio non l’obiettivo finale.

Non intendo esaurire in poche righe un argomento così delicato e complesso, ma ritengo importante porre una questione che potrebbe essere collegata anche con la situazione sociale in atto, quella dell’omologazione, della “strada unica” per tutti. Avere un’identità personale, culturale e sociale consente di essere in grado di misurarsi con altre alterità. Chiudersi in atteggiamenti autocompiacimenti, convinti di essere il centro, rischia di dare un’effetto contrario, di chiudersi. Nel nostro dojo abbiamo avuto molti più ospiti di quanti ne abbia mai visti in oltre trent’anni della mia passata esperienza personale. Qualcuno che viene e ci mostra la sua strada, sapendo, noi, quale stiamo percorrendo. Questo è quello che io chiamo respiro: inspirare energia esterna, trasformandola dentro di noi coscientemente ed espirare riequilibrando tutto.

Domenica ospiteremo di fatto a Bertiolo i dojo di Wado della regione per praticare insieme e confrontarci. Lo scorso anno e anche questa primavera avremmo ospiti molti dojo del triveneto, cercando di costruire reti che ci stimolino nella crescita e non che ci imbriglino. I maestri li cerchiamo, li invitiamo, e noi stessi usciamo a praticare con loro. Vedremo alla fine se saremmo stati capaci di darci un’identità che sappia comunicare profondità e prospettive.

(Nelle foto l’incontro nazionale svoltosi a Casale sul Sile organizzato dal M° Mario Corona.)